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In tale ottica si pụ proporre questa classificazione, suddividendo coś le obesità:
OBESITA' REGOLATORIE O ALIMENTARI (Fig. 2):
  • obesità alimentare da sovralimentazione: tipo 1;
  • obesità alimentare da crisi ipoglichemiche: tipo 2;
  • obesità da bulimia nervosa: tipo 3.

Fig. 2 - Obesità bulimica. L'aumento del tessuto adiposo, che con una certa proporzionalità coinvolge tutto il corpo ma in particolare la parte superiore di esso, è tipica del "mangione".
Il collo taurino, la facies lunare e la bosse de bisont, ovvero il grosso accumulo adiposo sottocutaneo in corrispondenza della prima vertebra dorsale, ne sono i segni tipici.
 

Caratteristica unitaria di tali obesità è rappresentata da una disposizione dell'adipe su tutto il corpo.
Si possono poi suddividere le obesità in:
NON COMBUSTIVE/NON IPERFAGICHE:
 
1) obesità circolatoria, suddivisa in:
a)  arteriosa-capillare (Fig. 3);
b)  venosa linfatica (Fig. 4);
 
2)
obesità addominale (Fig. 5), divisa in:
a)  forma prediabetica;
b)  forma nervosa;
c)  forma epatodigestiva;
d)  forma metabolica;
e)  forma da colite;
 
3)
obesità da elevato rischio cardiovascolare (Fig. 6).
 
4)
obesità da alterato tasso di ormoni sessuali (Fig. 7), suddivisa in:
a)  obesità estrogenica (ginoide);
b)  obesità testosteronica (androide).
 
5)
obesità eredo-familiare nell'uomo
      legata a diatesi ginecologiche della
      madre.

Fig. 3 - Obesità circolatoria arteriosa-capillare, legata ad alterazioni vaso-motorie di tipo Raynaud-simili.

Fig. 4 - Obesità circolatoria venoso-linfatica di carattere ereditario.

 


 Fig. 5 - Obesità addominali:

A - prediabetica
B - epatodigestiva
C - metabolica
D - da colite

 

 

Fig. 6 - Obesità da rischio cardio- vascolare
Fig. 7 - Obesità estrogenica (a sinistra); obesità testosteronica (a destra).

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